domenica, settembre 28, 2008

Nido D'Alloro

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Io non c’ero,
ma ho sentito dalle enzimi
che l’amplesso fu lungo e delizioso.
Nel gorgoglio dello stormo
i ritmi son andati fuori sesto, circa,
i versi nell’ impasse azzittiti, circa,
e tutti gli uccelli,
nell’ora del compimento,
quando la luce nel volo è rimasta indietro,
si sono messi a ballare il tuo waltz.

Poi il silenzio.

Con quanto orgoglio canterano ora le vecchie cicogne:
Dottoressa!!

mercoledì, settembre 24, 2008

Olvidadiza Musa

10.03.05 - Intento y Principios

Intento, siguiendo el trazo desigual de una idea dar forma al olvido. En intrincadas callejuelas camina temerosa esa minúscula partícula sin vínculo, sin finalidad. ¡Qué bien sabemos lo que se siente el ser acechado por cualquiera, por lo que sea sin importancia!
Algunas veces, cuando consigo recordarme de ti, te llamo por encima de la niebla y espero. ¿Creo o imagino que oigo tus pasos, tu afanoso respirar que te delata? Cierro los ojos y te llamo de nuevo con el ceño fruncido, como ahora que te busco palabra.
Para que no contestes.

Salva la idea del otro.
Toma el camino más largo y dificil.
Mantenlo simple.
Trabaja con lo que tienes.
Una cosa a la vez.
Primero es lo primero y lo primero es la acción.

venerdì, settembre 19, 2008

Difrasismos Aztecas

Más allá de la paronomasia, la metonimia, la sinecdote, los Aztecas utilizaban en su poesía el difrasismo. Un par de sustativos que juntos son más que dos. Como la escritura china, cuya sabia caligrafía diseña "felicidad" como la unión de la mujer bajo el techo.

Entre las joyas Aztecas me conmueven en particular estas tres:

in xochitl in cuicatl ('flower and song' for 'poetry')

in tlilli in tlapalli ('black and red' for 'knowledge')

in atl in tepetl ('water and hill' for 'village')

... in atl in tepetl in xochitl in cuicatl in tlilli in tlapalli ...
... for "our dream"

Buona notte.

giovedì, settembre 18, 2008

Attesa Frustrata

Dal Articolo di Roman Jakobson "Linguistica e Poetica" del 1958:

L'attesa dipende dal tratttamento di un dato tempo in battere nel poema e, più generalmente, dall'insieme della tradizione metrica. [...]

E' un fatto del tutto naturale che Edgar Allan Poe, poeta e teorico dell'anticipazione delusa, sia stato colui che ha apprezzato, dal punto di vista metrico e psicologico, la soddisfazione che nell'uomo è legata al sentimento dell'inatteso che sorge dall'atteso, l'uno e l'altro inconcepibili senza il loro contrario "come il male non può esistere senza il bene." Qui potremmo applicare facilmente la formula di Robert Frost espressa in The Figure a Poem Makes: "La figura è la stessa che in amore".

And the Raven, never flitting, still is sitting, still is sitting
On the pallid bust of Pallas just above my chamber door;
And his eyes have all the seeming of a demon's that is dreaming,
And the lamp-light o'er him streaming throws his shadows on te floor;
And my soul from out that shadow that lies floating on the floor
Shall be lifted --- nevermore.

mercoledì, settembre 17, 2008

Tra Suono e Rumore

Ecco la distinzione che fanno i Basonge del Congo:

Quando sei allegro canti; quando sei adirato fai rumore.
Se uno grida é segno che non pensa; se canta pensa.
Il canto é tranquillo; il rumore no.
Se uno grida la voce é sforzata; se canta no.



"Self love, my liege, is not so vile a sin as self neglecting"

William Shakespeare.