Dal Articolo di Roman Jakobson "Linguistica e Poetica" del 1958:
L'attesa dipende dal tratttamento di un dato tempo in battere nel poema e, più generalmente, dall'insieme della tradizione metrica. [...]
E' un fatto del tutto naturale che Edgar Allan Poe, poeta e teorico dell'anticipazione delusa, sia stato colui che ha apprezzato, dal punto di vista metrico e psicologico, la soddisfazione che nell'uomo è legata al sentimento dell'inatteso che sorge dall'atteso, l'uno e l'altro inconcepibili senza il loro contrario "come il male non può esistere senza il bene." Qui potremmo applicare facilmente la formula di Robert Frost espressa in The Figure a Poem Makes: "La figura è la stessa che in amore".
And the Raven, never flitting, still is sitting, still is sitting
On the pallid bust of Pallas just above my chamber door;
And his eyes have all the seeming of a demon's that is dreaming,
And the lamp-light o'er him streaming throws his shadows on te floor;
And my soul from out that shadow that lies floating on the floor
Shall be lifted --- nevermore.
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