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Qual è la fonte?
Dove nasce il sortilegio del presente?
Chi lo dissi? Chi lo scrisse?
Voglio sapere come si chiama!
In quale montagna è spuntato tra le rocce!
Da quale cosmo precipita!
Non voglio più sentire che l’hai visto in TV.
Sii, voglio la fonte.
Non sono così spinto da ammaliarmi di melanconia dell’origine, ma cazzo!
Già il Kino di Dziga lo ammoniva in retromarcia!
Da dove semina il pane
Da dove pascola il late
Da dove mangia l’illusione!
Voglio che tu mi dica, se sei in grado, chi ti paga lo stipendio per mantenerci lattanti.
Succhiando aria,
di mani che fanno.
Monumenti e Documenti.
Voglio sapere quanti sono morti per l’acqua di prìncipi turisti che schizzate indifferenti.
…
E poi questi giornaletti,
non li prenderei in mano se non fosse per quei poveracci che dovrebbero pulirsi il culo con essi invece di collocarli in ogni strada, in ogni passaggio, in ogni paio d’occhi assuefatti.
Addirittura le ambasciate latinoamericane hanno cominciato a distribuire la loro versione. Pubblicità e notizie senza testa da tagliare. Che culo!
…
Già…
Parlando sul serio. Oggi mi sembra che questa società cosmopolita, panoptica e telecomandata si dimentichi, tra molte altre cose, delle fonti. Io stesso non ne ho dato la giusta importanza alla vicenda, la sua giusta portata.
We want results.
And we want them now.
…
Mi rispondi phytonisa?
…
…
Dove sei Tania Ri?
Sarai così curiosa?
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